Giovanni Orelli è stato uno dei maggiori scrittori svizzeri di lingua italiana del 900. Lettore onnivoro e appassionato, tenne per 40 anni una rubrica su un settimanale in cui recensiva novità e, soprattutto, "classici", in senso lato. Il libro raccoglie una trentina di recensioni: classici greci e latini, italiani, europei e mondiali, fino ad alcuni classici ticinesi.
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilitàCon inediti, introduzione di Pietro Gibellini, con una nota critica di Massimo Natale. In un solo libro l'intera opera di un autore di cui non si può fare a meno perché come pochi altri ha saputo raccontare in poesia la sua svizzera tra valli e città, l'amore familiare tra eros e thànatos e la passione per i libri. Giovanni Orelli (1928-2016) è stato «scrittore versatile e uomo intero», ma anche «poeta-profeta», come lo descrive Pietro Gibellini nell'introduzione. Partendo dalla narrativa e dalla critica militante è arrivato alla poesia con una parola che sempre salva perché «guizza dal cervello al cuore».
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilità«Entrava tutto bianco di neve e con il pane di Natale sulle spalle» ricorda Giovanni Orelli in uno dei racconti di questo libro, dedicato allo scrittore ticinese a due anni dalla scomparsa, con testi che rivivono la tradizione delle feste di fine anno tra Svizzera e Italia: «A Natale mangerò e berrò come un ciarlatano. Come un porco. Domani, che è vigilia, dirò la mia solita razione di bugie» ammette un suo personaggio che rende vive le contraddizioni dell'esistenza in un periodo dell'anno in cui vien voglia di parlare di «cose ancora più leggere della neve».
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilitàUn paese di contadini nel cuore delle Alpi vive un lungo inverno sotto la minaccia di una valanga. Sul bianco di una neve che sembra voler cancellare ogni cosa, si stagliano con vivezza cinematografica i protagonisti di una storia fatta di paure ed epifanie collettive, di conflitti tra valori arcaici e moderni, di orecchi tesi nella notte ad ascoltare gli scricchiolii delle montagne, ma anche di desideri amorosi appagati in modo più o meno furtivo, tra incanti e amare disillusioni. Introduzione di Vittorio Sereni.
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilità"Nelle prime letture e riletture cercavo di trovare un filo d'Arianna che mi permettesse di uscire dal tuo labirinto verso la luce, di trovare la chiave che aprisse i tuoi versi, ma mi sono poi accorto che stando nel tuo dedalo passa la voglia di lasciarlo. Mi ci sono aggirato volentieri e sistemato, ritrovando di testo in testo le tante facce del tuo pur compatto poliedro di scrittore impegnato, di incorreggibile innamorato delle parole e delle cose, di 'eterno imperfetto' in costante ricerca, di raffinato uomo colto che non ha scordato il profumo del fieno. E nelle tue poesie il lettore finisce per scoprire anche un po' di se stesso, come in certi labirinti di specchi dei vecchi luna park. Anche questo mi pare un effetto che solo gli scrittori veri sanno produrre. Niente distacco critico, dunque, caro amico, ma naturale empatia." (dall'introduzione di Piero Gibellini
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilitàDove può arrivare e come si esprime l'amore di un nonno per il nipote, lo stupore rinnovato di una vita che nasce e cammina, ultimo e più grande lascito per il mondo? Lo vuole mostrare Giovanni Orelli, uno dei maggiori poeti svizzeri viventi, che dopo le "Quartine per Francesco" dedicate al nipote torna con una nuova raccolta poetica, ideale per chi vuole riflettere su coloro che muovono i primi passi verso il futuro: "il nostro destino mette radici cento anni prima di noi".
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilitàUn insegnante ha deciso di lasciare la scuola per fare il becchino. Un uomo è ossessionato dall'incapacità di "impacchettare" le cose e i discorsi. In una cascina sperduta la presenza di un diavolo-serpente semina il panico. Un musicante da balera decide di darsi al contrabbando. Un padre è alle prese con i propri figli proiettati verso la modernità e con i propri fantasmi che ritornano dal passato. Questi racconti prendono avvio da fatti minimi di una realtà locale, il paesaggio ticinese, tra montagne, paesi che sembrano abbandonati, luoghi fisicamente e psicologicamente impervi, per tessere pensieri, divagazioni, associazioni di immagini e di idee, richiami letterari, piccole biografie di personaggi non illustri. Tra comico e grottesco, tra lirica e sarcasmo, Giovanni Orelli crea raffinate architetture a spirale che quando sembrano allontanarsi dal fulcro primario della narrazione, vi ritornano sorprendentemente.
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilità"Quando dormivo/ nel ventre suo/ e al suo cordone/ ombelicale/ lento bevevo/ mai non piangevo/ero protetto/ ero imperfetto." Giovanni Borrelli è autore di romanzi, testi teatrali, saggi critici, e ha composto diverse raccolte poetiche.
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